Il 26 Maggio , come da programmazione del calendario dell’Anno Fraterno 2018/2019 si è svolto a Cannara l’incontro tra le tre componenti laiche della famiglia francescana allo scopo di favorire una ampia conoscenza tra le stesse, agevolare la crescita formativa personale, con acquisizioni di nuove informazioni, ed infine stimolare riflessioni più approfondite su temi attuali ed inquietanti del mondo di oggi.
Le due Relatrici, Suor Carla Casadei e la Prof. ssa Assuntina Morresi non hanno disatteso le aspettative.
Suor Carla ci ha condotto per mano a conoscere la struttura di Franciscans International illustrandone il Direttivo e i compiti, sottolineando la capacità di tale organizzazione di incidere sulle leggi delle varie Nazioni e poter modificare, in tal modo, i comportamenti degli individui.
Ha portato l’esempio dei casi di infanticidio avvenuti in Benin e in altri stati dell’Africa sub-sahariana: bambini, anche in età neo-natale, sospettati di essere stregoni e per questa ragione torturati e uccisi. Le Organizzazioni di Volontari che operano in questi ambiti vanno sostenute con la preghiera ma anche concretamente, con un aiuto economico, di qui l’appello a tutti gli uomini “amati da Dio”.
La Prof.ssa Assuntina Morresi ha “argomentato” sull’ impegno del cristiano nel mondo: come incidere sui comportamenti delle persone, alla luce della “nuova umanità”.
E’ necessario riscoprire ed affermare i nostri “valori” non solo con l’acquisizione di una nuova capacità di “argomentare” ma riscoprendo e riproponendo la nostra Fede nei quotidiani atti concreti della vita, là dove siamo. Sono riflessioni che vanno approfondite; la Prof.ssa Morresi ha dato uno spunto ed ha aperto ampi orizzonti per un Cristiano che vuole vivere e non vivacchiare!
Il rischio concreto è che in un mondo dove prevalgano solo “le opinioni”, continua la Prof.ssa, si imponga l’opinione del più forte, dando origine ad una società dove non c’è più il rispetto dei diritti delle persone.
Le cronache di tutti i giorni ci mostrano dove si può arrivare in un mondo senza Dio; quindi, cedere, anche di poco, diventerebbe una catastrofe.
Interessante e coinvolgente la conclusione: vedere ed affrontare i problemi del nostro “cortile”. E’ sulla realtà del piccolo spazio, in cui siamo stati messi a vivere, che dobbiamo manifestare la potenza dell’Amore di Dio per noi: così daremo forza a Dio, con la nostra testimonianza, in un mondo che non vuole più credere.
Ricordiamo che ……..è la piccola goccia continua che scava e forma un gran Canyon.
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