Per le adolescenti inglesi è in arrivo un regalo di Natale alquanto particolare. Durante tutte le feste, il servizio sanitario nazionale offrirà gratuitamente la pillola del giorno dopo a chi ne farà richiesta. Basterà collegarsi a Internet, compilare un modulo indicando la propria età, intrattenersi al telefono per circa un quarto d’ora con un’infermiera che valuterà eventuali controindicazioni e la strenna sarà a portata di mano.
La pillola arriverà per posta insieme ad una scorta di preservativi e ad alcuni volantini volti a promuovere la contraccezione.
Si tratta solo di un nuovo tassello nella politica abortista di un Paese, la Gran Bretagna, divenuto ormai il luogo ideale per tutte le donne europee che desiderano porre fine alla loro gravidanza. Non bastava la possibilità offerta alle minorenni di richiedere via sms all’infermiera della scuola la pillola abortiva, come accade ad Oxford. Non bastava poter avere il “medicinale” senza ricetta, anche a 13 anni, come in Galles, dove la pillola è venduta come un farmaco da banco.
Ora con il servizio offerto per le festività natalizie si può ricevere la pillola a domicilio, evitando così noiose pratiche. A promuovere l’iniziativa è stato il British Pregnancy Advisory Service, che in alcuni ospedali pratica l’aborto per il servizio sanitario nazionale, con uno spot pubblicitario incentrato sull’ambiguità. Luci natalizie formano la parola “sex” sormontata dall’equivoco messaggio: “Ti stai accendendo questo Natale?”, che può essere letto anche come: “Ti stai eccitando questo Natale?”.
Le organizzazioni pro-life hanno ovviamente protestato contro la campagna, considerata un’istigazione all’aborto. Norman Wells, del Family Education Trust, ha definito il tutto «un cinico esercizio di marketing», volto a speculare sul mercato dei servizi abortivi. I dati che provengono dalla Gran Bretagna sono impressionanti. Tra la gioventù inglese le gravidanze indesiderate sono tra le più numerose d’Europa e il 60% delle stesse si sono chiuse con un aborto legale.
Inoltre, proprio durante il periodo natalizio, quando i giovani tendono maggiormente a trasgredire e consumare alcolici, la probabilità che una ragazza possa rimanere incinta sale notevolmente. Basti pensare che lo scorso gennaio il numero di donne che hanno chiesto una consulenza sull’aborto è salito del 15% rispetto al resto dell’anno.
La promozione della pillola del giorno dopo a domicilio in occasione del Natale, con la banalizzazione dell’interruzione di gravidanza che comporta, segna un ulteriore passo avanti nella guerra contro la vita nascente e rivela ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che l’abbandono di principi e valori fondati sulla tradizione cristiana porta al travolgimento del concetto stesso di umanità. (Federico Catani)
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