Cara Maria, sorella nostra. Io ti penso sempre, soprattutto quando cantando, risento la tua voce perfettamente intonata e ispirata dal Signore.
Molti anni addietro, quando lavoravamo assiduamente per l’unità dell’OFS, organizzammo a Stroncone, nel convento dei Frati Minori, un ritiro spirituale “unitario” al quale aderì con molta convinzione il vescovo diocesano di allora, monsignor Franco Gualdrini. Lo andai a prelevare dalla sua abitazione di via Aminale in Terni che il suo successore mons, Vincenzo Paglia aveva voluto mettergli a disposizione.
Durante la liturgia eucaristica, celebrata anche in onore del Beato Antonio Vici, monsignor Gualdrini ti sentì cantare, e pretese garbatamente che il rito fosse animato da te. Qualche giorno fa, come ogni primo giovedì del mese, la Fraternità di San Giuseppe Lavoratore di Terni ha pregato davanti al Santissimo. Il diacono Ideale Piantoni, viceministro locale e regionale, ha guidato la celebrazione e ci ha offerto un testo da recitare a cori alterni, tratto da FF.261. E’ la preghiera di lode a Dio altissimo, che io ho sentito cantare da te per la prima volta.
E allora ho risentito la tua voce bellissima: Tu sei onnipotente, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia e temperanza, tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
Cara Maria, Dio è sempre con te: non ti ha dimenticato. Ti voglio bene, Aristide.
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