La Fraternità O.F.S. di Ospedalicchio da quasi un anno ha perso la sua ministra storica Antonietta Migni Sensi. Per ricordarla si è deciso di parlare della stessa fraternità.
Tramandata oralmente, perché non si è trovato nulla di scritto (almeno fino a questo momento), si dice che la fraternità O.F.S. sia sorta tanti anni fa ed abbia avuto tra professi e simpatizzanti fino a 40 persone. Quello che possiamo dire con certezza è che dai primi anni del 2000 un gruppetto di persone ha iniziato a partecipare come simpatizzanti agli incontri che si svolgevano ogni 15 giorni; dal 2011 le persone che frequentavano erano circa 20 e l’assistente spirituale era fra Mariano Michniak, che ha fatto di tutto perché questa fraternità potesse rinascere.
Nel 2016 un gruppo di 10 persone ha fatto l’ammissione.
Nel 2019 6 di queste persone hanno celebrato il rito della professione:
Agrestini Luciana
Belia Rosella
Bistocchi Anelio
Lombardi Anna
Paparelli Maria Gabriella
Sensi Maria Gabriella.
L’assistente spirituale che ha portato il gruppo a questo traguardo è stato fra Luigi Biscarini che poco tempo dopo si è ammalato e da allora non lo abbiamo più visto. Gli siamo sempre vicino con la preghiera.
Il 26 aprile 2019, come già detto, è venuta a mancare la ministra storica della fraternità, Antonietta Migni. La sua vita è stata dedicata alla sua professione di maestra, al catechismo per i fanciulli e alla sua disponibilità per la fraternità e per la chiesa.
Purtroppo a quasi un anno dalla sua scomparsa un’altra sorella é’ salita in cielo, si chiamava Giuseppa Bistocchi vedova Mariani nata il 13/3/1922 professa dal 1957 e deceduta il 7/3/2021, tra le altre cose era la consuocera di Antonietta.
La vita di questa nostra consorella è stata costellata di prove alquanto straordinarie. Raccontava infatti che nel novembre del 1938, una mattina molto fredda e nebbiosa, mentre si recava al lavoro nei campi nei pressi dell’aeroporto insieme alla sorella maggiore Ida, si è accorta che vicino a lei camminava un fanciullo scalzo con una tunichetta bianca con un cuore rosso disegnato sul petto e con le maniche corte. Sottobraccio aveva un mazzo di carte rosa e celeste. Al vederlo gli si rivolse chiedendo dove andasse e se non sentisse freddo. Il fanciullo negò di sentire freddo ed indicò l’aeroporto dicendo che di lì a poco tempo sarebbero successe cose molto gravi. La sorella, sentendola parlare, le si rivolse chiedendo:” Peppa ma stamattina sei ubriaca che parli da sola?” Giuseppa rispose con un’altra domanda:” Ma tu non hai visto quel bambino?”
Alla risposta negativa ripresero il cammino verso il campo. Quando tornò a casa chiese alla madre se avesse visto qualche cosa di strano, ad esempio un bambino mezzo nudo; alla risposta negativa della madre si recò in camera e, con sua grande sorpresa, alzando gli occhi sopra la testata del letto, in un quadro osservato tantissime altre volte raffigurante la Sacra Famiglia, riconobbe il fanciullo incontrato: ERA GESÙ BAMBINO!!!.
Questo ricordo non l’ha mai lasciata e, poiché nel frattempo il quadro era andato perduto, un suo nipote si è interessato a ritrovare il soggetto del quadro. Quando lo ha trovato, lo ha dipinto e poi glielo ha donato. La gioia della zia e’ stata immensa.
Vogliamo così ricordare le consorelle che hanno lasciato un segno.
Ci sono ancora alcune persone che hanno fatto la professione antecedentemente:
Gabrielli Giuseppa vedova Malizia nata nel 1914 e professa dal 1935, Malizia Giulia ved. Raffa, Raffa Innocenzo, Castellani Violetta vedova Gaggi nata nel 1946 ancora attiva in fraternità.
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