Nella grande sala delle conferenze al protoconvento di San Francesco di Rivotorto d’Assisi, nella cui navata centrale è conservato il “Sacro Tugurio” delle origini, si è tenuto il 2° Capitolo regionale dell’Ofs (Ordine francescano secolare).

Un’assemblea “unitaria”, alla quale hanno partecipato 37 fraternità delle 41 esistenti su tutto il territorio umbro: un significativo evento, guidato dal ministro nazionale Giuseppe Failla, per completare il processo di unificazione, quasi realizzato su tutte le regioni italiane, tra le quattro ”obbedienze”. E queste avevano sin qui caratterizzato l’anomala frammentazione del terzo ordine voluto a Cannara, uno e unico, da San Francesco per consentire, ottocento anni fa, che i laici potessero seguire il suo esempio nella vita famigliare d’ogni giorno.
L’Umbria ha camminato verso l’unità sin dal 1980 con una intensa attività “interobbedienziale” promossa dai presidenti e dagli assistenti delle quattro famiglie Ofs assistite dai frati minori, conventuali, cappuccini e terzo ordine regolare. Ma oggi, parlando di ordine francescano secolare, non si deve più fare riferimento alle “obbedienze” per distinguersi, ma soltanto indicare la fraternità cui si appartiene nelle parrocchie diocesane, a prescindere dai frati che vi operano.
La traghettatrice dell’unitario, Maria Blasucci Ciri di Foligno, è stata a grande maggioranza riconfermata alla presidenza regionale con il conforto di un lungo e intenso applauso.
Un ampio consenso è stato poi tributato ad Alberto Ridolfi di Terni, eletto viceministro; responsabile regionale del Centro missionario e del settore in espansione “Giustizia, pace e salvaguardia del Creato”, egli nel privato ricopre l’incarico di presidente regionale dei rappresentanti di commercio.
Anna Maria Peddis, commercialista di Perugia, è stata rieletta con molti consensi che hanno premiato il suo impegno nella gestione dell’economia collettiva e dell’attività del Centro regionale.
Altri riconfermati alla guida dell’Ofs: Francesca Palazzoni di Perugia, molto attiva nella gestione della sede regionale di Cannara; Aristide Radicchi di Terni, responsabile della comunicazione, che ha visto coronato il suo lungo impegno risalente al 1980 per attivare con tanti altri fratelli il processo di unificazione.
Il Capitolo ha poi eletto due nuovi consiglieri: Ottavio Turrioni di Cannara, storico locale e scrittore, molto noto a apprezzato anche fuori dai confini della sua città; infine, Luciano Liotta di Perugia, un medico studioso di francescanesimo.
Tra le relazioni presentate emerge per importanza specifica quella dell’assistente regionale fra Luigi Biscarini che ha parlato a nome della Conferenza degli assistenti del primo Ordine. Ha pronunciato critiche e suggerimenti giudicati opportuni e concreti da Failla. Investire nella formazione impiegando tempi, persone e mezzi. Lavorare di più e meglio alla preparazione dei frati perché giungano alla conoscenza dell’Ofs e della Gifra soprattutto nei luoghi di noviziato, post-noviziato e teologato.
«Non avere timore di proporre l’ideale della secolarità francescana ai fedeli e al popolo. L’Umbria – ha sottolineato Biscarini – deve poter far rivivere carismaticamente le opzioni evangeliche di Francesco e Chiara: questa è la nostra peculiare vocazione ricordata in varie occasioni dal papa Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. Quanto più i frati avranno cura dei francescani secolari, tanto più tutto il francescanesimo sarà vivo e rigoglioso».
Laura Gatti ha illustrato la situazione della Gioventù Francescana inerente a Guado Tadino, Perugia, Magione e Terni. Ha evidenziato la crescente collaborazione con l’Ofs regionale realizzata in sintonia con Francesca Palazzoni, e ha poi messo in luce le difficoltà, recentemente superate, che hanno impedito di accelerare anche nella Gifra il percorso unitario. Federica Fiorucci, che è stata responsabile della Formazione, ha auspicato la creazione di un gruppo regionale che sia “punto di riferimento e di stimolo” per tendere alla creazione di “una vera e propria scuola formativa”.
Il vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo monsignor Domenico Sorrentino, aveva presieduto la celebrazione eucaristica con i capitolari francescani nella concomitante occasione della festa dell’anziano e della ricorrenza dell’ottavo centenario della fondazione dell’ Ordine voluto da Francesco nel 1209. L’accoglienza dei capitolari è stata curata dai padri Egidio Canil e Arcangelo Culini.
Nel mese di settembre il nuovo parroco Gian Marco Arrigoni guiderà il santuario edificato sul tugurio sperduto e abbandonato nelle campagne di Rivotorto: poverissima e primitiva abitazione del Serafico Padre e dei suoi Compagni.
Il Capitolo si è concluso con la presentazione dei sette eletti al “popolo” che gremiva la chiesa. Il rito eucaristico dedicato ai santi Pietro e Paolo è stato presieduto dal provinciale dei minori Bruno Ottavi. Hanno concelebrato Luigi Senesi, assistente nazionale Ofs; Francesco Santinelli, assistente regionale conventuali; Luigi Biscarini, assistente regionale cappuccini; Paolo Timpu, vicario dei conventuali in rappresentanza del provinciale Franco Bonamano; Alessio Maglione, provinciale del Tor e Francesco Sansone, assistente regionale minori.
Ha partecipato ai lavori capitolari anche Milestone Japin, assistente regionale del Terzo ordine regolare.
Ar.Ra.

Fonte: Il Messaggero (venerdì 3 luglio 2009)